e|---0---| e|---0---| B|---7---| B|---7---| G|---8---| G|---8---| D|---x---| D|---x---| A|---7---| A|---x---| E|---x---| E|---7---| E B [Intro] B E x4 [Verse] B E Lascia intatta la mia faccia B E In una foto almeno in un ricordo solo ma vero B E B Lascia cadere in una goccia il rimmel nella pioggia E B E B E Di lacrime e veleno è pieno il mondo, di già. B E B E Resta, colpevole e distratta, come se fosse un altra la bocca sul tuo seno, pieno. B E B E B Resta che l'alba arriva ora ma non ho fame ancora di nuvole e sereno, è pieno il giorno E B E B Si sa, ma tremo intanto Chissà perché. B E E la sindrome dell'acquilone è bello se distante che chi lascia non rimpiange B E perché si fa sempre in tempo a volgere lo sguardo prima che si schianti al suolo, B Era mio quel suono. E Mangiare quel che mangiano i tuoi gatti, con l'orgoglio della tua parola data, B E non avere più contatti, perché il peso del rimorso può sembrare più leggero del morso della fame B Ma non per te E Tu che non disdegni neanche di sdraiarti su di un campo B e vedere la bellezza dei tralicci che dal basso sembrano tagliare il cielo E in tante strisce di quel nero bianco smog particolato [Chorus] B E Di questa fottuta città Sorridendo a denti stretti respiro B Masticando in incisivi come se polveri sottili, E Onde corte più invisibili dei moti del tuo cuore B E A-mo-re. B E A-mo-re. B E Lascia le tue mani nella pioggia B E Resta così immobile nell'alba. B E Lascia le tue mani nella pioggia B E Resta così immobile nell'alba [Outro] B E x4
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